martedì 29 novembre 2011

LQ: formazione a distanza con Progetto TRIO

TRIO, il portale di teleformazione della Regione Toscana, è un portale gratuito di formazione a distanza fruibile gratuitamente da tutti.

Nella didateca del Progetto TRIO è possibile iscriversi a tantissimi corsi online in ambito qualità.
Ne segnalo alcuni che introducono l'analisi organizzativa attraverso lo studio dei processi:

- "La gestione dei processi all'interno delle organizzazioni" durata 4 ore. Obiettivo di questo Modulo è quello di far acquisire i concetti e le tecniche per l'analisi, la valutazione e la riprogettazione dei processi, partendo dall'individuazione dei processi di un'organizzazione e della relativa mappatura, per definirne interazioni e collegamenti.

- "L'impresa per la qualità" durata 8 ore. Il percorso di apprendimento proposto si articola in tre moduli, tra loro indipendenti ma per i quali si suggerisce comunque uno specifico ordine di trattazione. Il primo modulo è orientato all'analisi delle problematiche che si pongono oggi per l'impresa: le strategie di sviluppo aziendale, il posizionamento sul mercato, la competitività aziendale, l'assetto organizzativo. Il secondo modulo introduce l'utente all'utilizzo delle metodologie di analisi piu diffuse, mettendolo in contatto con numerose strategie. Sono proposti anche momenti interattivi di riflessione e di confronto, da condurre con il supporto di un tutor via fad. Il terzo modulo, infine, riguarda l'esame degli aspetti piu specifici del sistema qualita, fornisce un inquadramento sistematico dei concetti della qualita in azienda, e si integra con numerosi link istituzionali per un esame piu approfondito della problematica. Obiettivi Questo strumento, pensato per promuovere la qualità in un generico contesto aziendale, aldilà di ogni specificità di settore, vuole costituire un concreto supporto per accompagnare l'utente durante la valutazione del proprio assetto organizzativo e nell'individuazione dei margini di miglioramento potenziali della propria impresa.

- "La gestione della qualità in un'organizzazione" durata 10 ore. Il modulo illustra il concetto di gestione della qualità nelle organizzazioni. Si vede come si è evoluto tale concetto nel corso dei secoli sino ad arrivare ai nostri giorni e al suo significato in precisi contesti come le transizioni, il Sistema di Gestione Ambientale e i Sistemi di Gestione per la Sicurezza con particolare riferimento alla Norma OHSAS 18001. In seguito si illustra l’ambito in cui la normazione opera nel contesto dei Sistemi di Gestione per la Qualità e si esaminano i concetti di certificazione e di accreditamento e i corrispondenti enti italiani di riferimento. Acquisire le conoscenze di base su alcuni concetti e definizioni legati alla qualità, sulla normativa di riferimento (Norme ISO 9000) e sulle diverse metodologie applicate per la gestione della qualità in un’organizzazione. Si approfondiscono inoltre le nozioni in merito ai sistemi di gestione per la sicurezza, l’ambiente, la responsabilità sociale.

LQ: Corso per valutatori di sistemi di gestione qualità

Il valutatore di sistemi di gestione qualità è quel professionista che all'interno delle organizzazioni è in grado di condurre audit (anche interni) per la valutazione della conformità del sistema ai requisiti della norma.

A Firenze Cedit, agenzia formativa accreditata, organizza, in collaborazione con Bureau Veritas, un corso di formazione per valutatori di sistemi qualità della durata di 40 ore.

Per maggiori info sul percorso formativo consultate la scheda del corso:

http://www.cedit.org/picture/upload/File/Scheda%20Informativa%20Valutatore%20Sistemi%20di%20Gestione.pdf

lunedì 28 novembre 2011

LQ: cercasi responsabile servizio qualità e ambiente!

AXL spa, agenzia per il lavoro cerca, a Firenze, azienda operante nel settore edile Responsabile del Servizio Qualità e Ambiente.
Il sistema Qualità è inserito in tutti i processi aziendali, per cui il Responsabile della Qualità deve:
- essere attore e supporto nella progettazione, nell’implementazione, nel monitoraggio e nel miglioramento del Sistema di Gestione della Qualità;

- analizzare i flussi aziendali e progettare il loro adeguamento ai vincoli aziendali ed esterni;

- mappare, ridefinire quando necessario, gestire e controllare statisticamente i processi aziendali;

- garantire la coerenza del sistema e la conformità alle esigenze della norma;

- fare da mediatore se ci sono conflitti nella gestione dei processi con l’ente certificatore;

- promuovere all’interno dell’organizzazione un’idea di qualità intesa come qualità dell’organizzazione e non solo della produzione;

- formare ed informare il personale in merito agli strumenti della qualità che l’organizzazione decide di adottare;

- preparare la documentazione necessaria per descrivere il Sistema di Gestione della Qualità e prodigarsi nel mantenerla aggiornata e corretta;

- pianificare e condurre le verifiche ispettive interne per sincerarsi che tutte le attività dell’organizzazione avvengano in conformità a quanto descritto nella documentazione di sistema;

- Analizzare i dati derivanti dalle verifiche ispettive e dal controllo statistico di processo per l’impostazione di piani di miglioramento tesi al raggiungimento del livello qualitativo richiesto;

- Analizzare ed elaborare i dati relativi alla customer satisfaction. Elaborare azioni mirate alla diminuzione del distacco tra la qualità attesa dal cliente e quella da lui realmente percepita;

- sviluppare il concetto che il servizio da fornire al cliente va inteso come una partnership;

- Preparare eventuali piani della qualità per commesse destinate a grandi gruppi multinazionali;

- essere attore o supporto al Responsabile dell’Ufficio Acquisti nella valutazione dei fornitori esterni mediante l’impostazione di un sistema oggettivo di raccolta dei dati relativi alle loro performance;

- preparare gli input per il riesame periodico del Sistema di Gestione della Qualità;

- analizzare lo stato della qualità raggiunto e riferire periodicamente all’Amministratore e Project Manager in merito all’andamento del Sistema di Gestione della Qualità perché questi possano essere in grado di effettuare un corretto riesame dello stesso;

- essere attore o supporto dell’impostazione di periodici piani di miglioramento;

- mantenere i rapporti con l’ente certificatore;

Si richiede annuale esperienza nel settore.
 
Per maggiori dettagli contattare:


Axl spa, Filiale di Firenze (FI) - Viale Guidoni, 79/B. Telefono: 055.43.79.626 - Fax: 055.42.89.123 -
e-mail: firenze@aperelle.it

La Repubblica degli stagisti?

Le politiche della Regione Toscana in materia di lavoro risultano ancora più calzanti se confrontate con quanto sta avvenendo anche a livello nazionale in materia di giovani, apprendistato e lavoro.


L'articolo riporta le iniziative che a livello nazionale ed europeo si stanno mettendo in atto per rilanciare l'occupazione giovanile. Come si legge nell'articolo di Repubblica dal titolo provocatorio "La repubblica degli stagisti"  Emilie Turunen, europarlamentare del Gruppo Verde, ha creato un gruppo per redigere la carta europea degli stagisti per far sì che che il Parlamento europeo approvi la carta come raccomandazione. Solo così i paesi che hanno una normativa debole sullo stage si adegueranno agli standard europei."
Si legge che l’Italia ha il maggior numero di stagisti in proporzione alla propria popolazione e una delle normative più leggere dell’Unione Europea.

Sotto il link per visionare la versione completa dell'articolo.


http://d.repubblica.it/argomenti/2011/11/28/news/lavoro_apprendistato_e_part_time-695825/?rss&ref=HRLV-12

Il tirocinio formativo: qualità e modalità di applicazione

Rispetto alle Modalità di applicazione, invece, la Regione Toscana detta regole chiare affinchè lo strumento non venga distorto nel suo utilizzo divenendo una forma di lavoro subordinato e per giunta non retribuito. Vediamo quali sono i criteri "di sicurezza":


"1) Il tirocinio non può essere utilizzato per attività per le quali non sia necessario un periodo formativo;


2) I tirocinanti non possono sostituire i contratti a termine nei periodi di picco delle attività e non possono essere utilizzati per sostituire il personale dell’azienda nei periodi di malattia, maternità oferie né per ricoprire ruoli necessari all’organizzazione aziendale;



3) I tirocinanti non possono essere utilizzati per funzioni che non rispettino gli obiettivi formativi del tirocinio stesso;


4) L’impresa ospitante non può realizzare più di un tirocinio con il medesimo tirocinante;


5) L’impresa ospitante deve essere in regola con la normativa sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, con la normativa di cui alla L. 68/99, non avere effettuato licenziamenti, fatti salvi quelli per giusta causa e fatti salvi specifici accordi sindacali con le organizzazioni provinciali più rappresentative nei 24 mesi precedenti l’attivazione del tirocinio e/o non avere procedure di CIG straordinaria o in deroga in corso per attività equivalenti a quelle del tirocinio;


6) Il numero di tirocini attivati annualmente deve essere proporzionato alle dimensioni dell’azienda ospitante:


- per le aziende senza dipendenti a tempo indeterminato non è consentita l’attivazione di un tirocinio, salvo che per le aziende artigiane di artigianato artistico e tradizionale indicate nell'articolo 8 e nell'allegato A del regolamento 55/R 2009, attuativo della legge regionale 53 /2008, per le quali è consentito un tirocinante;


- per le aziende fino a sei dipendenti a tempo indeterminato è consentito un tirocinante;


- tra i sette e i diciannove dipendenti a tempo indeterminato sono ammessi due tirocinanti;


- per le aziende dai venti dipendenti e oltre un massimo di tirocini non superiore al dieci per cento del personale dipendente a tempo indeterminato.


Ai fini del computo del numero dei tirocinanti i soci lavoratori sono considerati dipendenti a tempo indeterminato.


I tirocini attivati con soggetti appartenenti alle categorie previste dalla legge 68/99 non rientrano nel computo del numero dei tirocini attivabili.


7) Il tirocinante può svolgere il tirocinio, di cui alle tipologie indicate alle lettere a), b) e c) una sola volta per ciascun profilo professionale. Il soggetto ospitante può realizzare più tirocini per il medesimo profilo professionale, fatti salvi i limiti numerici indicati al punto 6;"

Le tipologie di tirocinio

Tra i criteri definiti dalla Carta vi sono quelli relativi alle tipologie di soggetti che possono accedere allo strumento. Riporto quanto stabilito dalla Regione Toscana:

"a) Tirocini formativi e di orientamento, destinati ai neo- diplomati, neo-laureati e a coloro che hanno conseguito una qualifica professionale entro e non oltre dodici mesi dal conseguimento del relativo titolo di studio o qualifica;


b) Tirocini di inserimento, destinati ai soggetti inoccupati;


c) Tirocini di reinserimento, destinati ai soggetti disoccupati, compresi i lavoratori in mobilità;


d) Tirocini di inserimento o reinserimento destinati ai disabili, di cui alla legge 68/99;


e) Tirocini di inserimento o reinserimento, destinati ai soggetti in trattamento psichiatrico, tossicodipendenti, alcolisti e condannati ammessi a misure alternative di detenzione;"

Uno strumento flessibile dunque, che si adatta alle caratteristiche dei diversi attori in gioco!

Il tirocinio: finalità ed obiettivi

Quotidianamente riceviamo dai media, e contamporaneamente facciamo esperienza diretta, informazioni dei profondi mutamenti e trasformazioni che il mercato del lavoro sta vivendo, sia a livello locale che internazionale. I soggetti che si affacciano adesso, anche per la prima volta, su questo scenario, quindi giovani o persone in reinserimento lavorativo, possono incontrare notevoli difficoltà a trovare una collocazione adeguata rispetto al proprio percorso di studi e soprattutto rispetto alle proprie inclinazioni e capacità.
Il cammino di ricerca del lavoro è sicuramente disseminato di ostacoli soprattutto se lo si affronta senza aver prima valutato le proprie competenze ed attitudini.
Il tirocinio formativo nasce, già con la L. 196/97, proprio come strumento di orientamento e di conoscenza del tessuto economico e produttivo locale e delle richieste di professionalità specifiche da parte delle imprese. L'obiettivo è infatti quello di facilitare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro.
La Regione Toscana nella carta dei tirocini di qualità richiama l'attenzione su questa finalità, dice infatti "...il tirocinio come misura di accompagnamento al lavoro finalizzata a creare un contatto diretto tra la persona in cerca di lavoro e l'azienda,...(con la finalità)..di consentire al tirocinante di acquisire un'esperienza  per arricchire il proprio curriculum vitae e favorire la possibile costituzione di un rapporto di lavoro con l'azienda ospitante"

Regione Toscana: la Carta dei Tirocini di Qualità

Anche la Regione Toscana, in tema di mercato del lavoro, punta la sua attenzione sul tema della Qualità. In questo caso non si intende strettamente il tema della certificazione secondo gli standard di una determinata norma, si fa  comunque riferimento al significato originario del termine cioè qualità come rispetto di determinati requisiti.
In questo caso si fa rimento al tema del lavoro ed in particolare dello strumento del tirocinio formativo. L'attenzione in questo caso è posta al "cliente" cioè la persona in cerca di occupazione, si cercano di individuare cioè quei requisiti che garantiscono alla persona di realizzare un'esperienza orientativa e formativa coerente con gli standard individuati dalla Regione Toscana.
Nei post successivi analizzeremo le caratteristiche della Carta dei Tirocini di Qualità.

martedì 15 novembre 2011

Convegno lavoro e qualità

Segnalo un evento che si terrà il prossimo 17 novembre, presso l'Auditorium della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano, a Castelfiorentino, promosso dal Circondario Empolese Valdelsa dal titolo "Le politiche attive della Regione Toscana per un'occupazione di qualita'".


I relatori si confronteranno sul tema delle politiche per sostenere il mercato del lavoro, coinvolgendo rappresentanti delle parti sociali che svilupperanno il punto di vista dei sindacati e delle associazioni datoriali nell'attuale congiuntura produttiva.

Le conclusioni e le informazioni sull'impegno della Regione Toscana nella difficile situazione economica, sono affidate all'assessore alle Attivita' produttive, lavoro e formazione, Gianfranco Simoncini.
Il manifesto completo del convegno è consultabile cliccando sul link sottostante
http://lavoro.empolese-valdelsa.it/News/allegati/Manifestocopia.pdf